Nell'ambito della Chiena 30°
Il Presidente di Utopia / The President of Utopia Santino Campagna Il Direttore dell'Historic B. Hotel Maccarunera / The Director of Maccarunera Historic B. Hotel Cosimo Tartaglia e l'Amministratore unico Carmela Tartaglia hanno il piacere di invitarla all'inaugurazione della mostra invite you the opening of the exibition
ANGELO RIVIELLO
"Angelo Riviello Moscato & Giulio Cesare Capaccio"
con Marano & Riviello nella "Città Invisibile Sparita"
(ante-logica-pre mortem in progress)
Historic B. Hotel Maccarunera
Vico delle Gualchiere - Canale della "Chiena"
27 Luglio / 27 Agosto 2015
Testimonianze critiche degli amici ospiti:
Rino Mele dell'Università di Salerno e Antonio D'Avossa dell'Accademia di Belle Arti di Brera (Milano)
(lettere aperte all'autore, di Gelsomino D'Ambrosio, e di Antonio D'Avossa, dell'anno 2002)
OPENING lunedì 27 luglio ore 20
Un ringraziamento particolare a Pasquale Caponigro, come fonte documentaria sugli emblemi di Giulio Cesare Capaccio, e a Santino Campagna per la fornitura del grano di Serre
Utopia Contemporary Art Associazione Culturale
Via Arc. Carmine Cesarano 17 Campagna
utopiacontemporaryart.blogspot.it
Historic B.Hotel Maccarunera - ex Pastificio/Mulino sul fiume Tenza
Vico delle Gualchiere - P.zza M. Guerriero - Canale della Chiena
Pro loco Città di Campagna
C.so Umberto I°
Comune di Campagna
L.go della MemoriaPart. della locandina-Invito |
Venerdi Santo in Campania, olio su tela di sacco - 1966 |
Omaggio - Arte e scienza, olio su tela - 1968 |
Angelo Riviello Moscato & Giulio Cesare Capaccio - Work in progress - Nuvole, acrilico e tecnica mista su tela -1987//2001 |
Angelo Riviello Moscato & Filippo Giordano Bruno- All'ombra delle idee-part. Intaglio su legno di ciliegio, ulivo e castagno - 1987-88 |
La Città Invisibile Sparita - Work in progress Città Vissute - Opere Minime, dal 1978 (I° serie)/1978 - II° serie 1991) - Zappino, acrilico su tela, 1993 |
Lotteria Italia-Le Stelle del desiderio, Olio su tela, 1996 |
Angelo Riviello Moscato & Giulio Cesare Capaccio -Work in progress - Ceramica a cera sarda - diam. 30 cm (proprietà privata)-1987//2003 |
Angelo Riviello Moscato & Giulio Cesare Capaccio -Work in progress - Ceramica a cera sarda - diam. 30 cm (proprietà privata)-1987//2003 |
Angelo Riviello Moscato & Giulio Cesare Capaccio -Work in progress - Ceramica a cera sarda - diam. 30 cm (proprietà dell'artista) -1987//2003 |
Angelo Riviello Moscato & Giulio Cesare Capaccio -Work in progress - Ceramica a cera sarda - diam. 30 cm (proprietà dell'artista)-1987//2003 |
Angelo Riviello
Angelo Riviello (nato a Campagna - SA). Dopo aver frequentato l'Istituto d'Arte di Salerno, ha studiato Scenografia con Toti Scialoja all'Accademia di Belle Arti di Roma e Storia dell'Arte con Nello Ponente, unitamente a materie come la Scenotecnica e Storia del Teatro), acquisendo il diploma di AA.BB.AA. con una tesi su Alexander Calder e le Avanguardie del 900. Per motivi di studio e di lavoro, si reca a Zurigo, Copenaghen, ed a Milano, con brevi soggiorni a Positano, Torino, Venezia, Firenze, Bologna, Bari, Berlino, Barcellona, Praga, Marsiglia, Matera, Parigi. Vive e lavora tra Napoli, Salerno e la Città di Campagna.
Ha svolto e svolge un'attività multidisciplinare (pittura, fotografia, cinema in 8 mm. e super 8, assemblages, installazioni scultoree e oggettuali, ambientazioni, video, performance-teatro, graphic-design, scrittura). Sul piano dei contenuti, la sua fonte di ispirazione è il recupero di una memoria, su una propria identità storica, antropologica e culturale, iniziando con introspezione, su aspetti intimisti, dove la propria autobiografia e certi aspetti familiari di una cultura prevalentemente cattolico-contadina, rappresentano il cardine e il pretesto per raccontare con ogni mezzo tecnico espressivo un suo percorso. Artista nomade, tra un nord e un sud del paese, libero nel trovare i tasselli per un suo "mosaico", nella sua opera in progress, con escursioni in altre città europee, nei suoi viaggi di "andata e ritorno", in città conosciute e vissute. Ha iniziato dipingendo con un segno intenso dai colori forti e passionali, aspetti del proprio territorio, per ritrovarsi poi nell'uso del mezzo fotografico e filmico (con una lettura anche documentaria), per continuare a spaziare, tra le ambientazioni, installazioni scultoree e la pittura, piegate ai propri intenti progettuali.
"Identità e Memoria", la ritroviamo nella storia del luogo, con i suoi personaggi universali, quali Giordano Bruno, Giulio Romano, Giulio Cesare Capaccio, ma anche nelle organizzazioni di eventi legati prevalentemente al tema dell’acqua, nella sua idea progettuale di recupero, di salvaguardia, di spettacolarizzazione e di trasformazione della Chiena, strappandola alla “ruspa selvaggia” della ricostruzione post sismica (il suo capolavoro nel sociale: Piena d’Acqua del fiume Tenza di Campagna, supportato in questo da Italia Nostra di Salerno, da Segno Associati, dal Comitato “Amici del Museo” e dalla concessione che fece l’Amministrazione locale, tra mille perplessità), da un uso locale, come nettezza urbana dalle antiche origini, a evento universale, con spettacolo multimediale, coinvolgendo numerosi altri artisti di varie generazioni e nazionalità, divenendo di fatto “un’opera d'arte a più mani” con il pubblico coinvolto gioiosamente a partecipare, in un “work in progress”, iniziando dal 1982, con una componente musicale (la "Gazza Ladra" di Gioacchino Rossini), a cura di Gelsomino Fezza e Vito D'Ambrosio. Nel 1983 con un esperimento non riuscito di Teatro Mimo degli "Amici del Tetaro" (attuale Teatro dei Dioscuri) dovuto all’inesperienza e (forse) alla non conoscenza di un certo Teatro d’avanguardia (da Luca Ronconi, Memè Perlini, Magazzini Criminali, Krypton, Falso Movimento di Mario Martone, al Teatro Laboratorio di Grotowsk e Living Theater).. Nel 1984, con una mostra di pittori e fotografi locali, e finalmente nel 1985, il decollo definitivo (facendo conoscere la Chiena a livello nazionale), con l'arte e la cultura del presente a 360° (Kermesse Nazionale d'Arte Contemporanea), a cura di Angelo Riviello e Enzo Di Grazia (con testi in catalogo, oltre che dei curatori, anche del concuratore Rino Mele, con un racconto di apertura di Alan Frenkiel, e con un racconto di chiusura di Vito Maggio), con la partecipazione di alcuni gruppi teatrali, come il "Candeliere" di Salerno di Paolo Lista, e il "Teatro Cooperativa Lavoro" di Venezia, gruppi musicali, e numerosi artisti invitati, arrivati da ogni parte d'Italia (anche del luogo), che spettacolarizzandola, nel coinvolgimento del pubblico, la trasformarono in Opera d'Arte, attraverso performances, happenings, laboratori site specific, proiezioni video, abbinando il tutto alle passeggiate e alle secchiate.
Le sue prime personali, sulla "Memoria", dal titolo "Affetti" e "Due o Tre Angoli di Casa", risalgono al 1978 (prima del terremoto) e la seconda (con testo di Rino Mele), al 1981 (dopo il terremoto), organizzate dalla Galleria "Taide Spazio Per" di Salerno, di Pietro Lista e Cristina Di Geronimo. Ha esposto in altre mostre personali, in Italia e all'estero, e in numerose collettive e Rassegne, in campo nazionale e internazionale, come la "Nuova Creatività nel Mezzogiorno" (riservata ai giovani), al "Goethe Institute" di Napoli, organizzata da Lucio Amelio nel 1979, il Premio Terna 01 (prima edizione 2008, tra gli artisti finalisti), con mostre a Roma e a New York, e la recente "Fluxus", al "Kingsborough Community College of the City University" di New York, 2013, a cura di Irina Danilova.
Attualmente, condivide temi e progetti, del gruppo internazionale "Manifesto Brut", e 59 Project.